ESCO - Energy Service Companies o società di servizio energia
Molti interventi relativi all'installazione di tecnologie energeticamente efficienti presentano indici di redditività economica positivi se confrontati con interventi di ristrutturazione del processo o di riorganizzazioni interne volte all'ampliamento o al miglioramento dei servizi offerti ai clienti.
A fronte di tale vantaggio scontano però un'importanza ed una visibilità decisamente minori, resa più evidente in un paese a bassa intensità energetica come il nostro, che comporta spesso un loro accantonamento ed una sottostima da parte del management. Tale decisione si spiega talvolta anche per la mancanza di personale esperto di tematiche energetiche all'interno della società, che aumenta i rischi correlati ad interventi di razionalizzazione dei consumi di energia.
Un caso particolare è rappresentato invece dalla Pubblica Amministrazione, che si trova a dover gestire rigidi capitoli di spesa usualmente in carenza di fondi rispetto alle esigenze complessive, e che pertanto si trova in molti casi a soffrire di scarsità di risorse finanziarie.
Tali inconvenienti possono essere superati attraverso il ricorso al finanziamento tramite terzi (FTT o TPF nell'acronimo inglese). Tale strumento prevede la partecipazione di un soggetto terzo che fornisce le disponibilità finanziarie necessarie alla realizzazione dell'intervento desiderato, purché esso sia caratterizzato da un rischio molto contenuto e da un flusso di cassa sostanzialmente stabile originato dai risparmi energetici conseguiti. Ciò permette infatti a tale soggetto di ripagarsi dei costi di installazione e gestione dell'impianto sostenuti in un tempo ragionevole.
Nel caso della Pubblica Amministrazione, la possibilità di ricorrere al finanziamento tramite terzi è stata introdotta dal Decreto Legislativo 17 marzo 1995 n. 157, come modificato dal Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 65, e dalla Legge 11 febbraio 1994 n. 109 (Merloni - articoli 19-21), come modificata dalla Legge 18 novembre 1998 n. 415 (Merloni ter - articolo 11).
Le società di servizi energetici operano in tale contesto reperendo le risorse finanziarie richieste, eseguendo diagnosi energetica, studio di fattibilità e progettazione dell'intervento, realizzandolo e conducendone manutenzione ed operatività. Alcune di queste attività possono essere affidate in outsourcing ad altri soggetti (ad esempio l'installazione dell'impianto o la sua manutenzione) od essere eseguite in proprio dalla ESCO. Al termine del periodo richiesto per rientrare dall'investimento e remunerare le attività della società di servizi, l'impianto viene in genere riscattato dal soggetto beneficiario dell'intervento, mentre la sua gestione può essere lasciata in carico alla ESCO o affidata ad altri soggetti.
Per quanto riguarda il canone da versare alla società di servizi sono possibili soluzioni molto varie e legate al caso particolare. La somma dovuta è compresa fra l'ammontare della bolletta energetica annua ed una sua quota, a seconda della redditività dell'intervento e dell'efficienza precedente l'intervento, del numero di anni di durata del contratto, dal rischio assunto e delle esigenze del soggetto beneficiario. La soluzione più comune è forse quella della ripartizione del risparmio, per cui alla ESCO viene girato un 70-90% della bolletta energetica annua (shared saving). Sono comunque comuni casi in cui alla ESCO tocchi l'intera entità del risparmio conseguito, cui corrisponde il minimo tempo di riscatto dell'impianto da parte del beneficiario (first out), e contratti a garanzia dei risultati, che consistono in una forma di leasing in base alla quale all'utente viene garantito al termine del contratto un'entità dei risparmi pari almeno all'ammontare delle quote versate, comprensive di interessi.
I vantaggi di operare in uno schema di questo tipo per l'utente sono:
- l'assenza di rischi finanziari (in caso di intervento sbagliato e non remunerativo chi ci rimette è la ESCO che si assume tutte le responsabilità al riguardo);
- l'opportunità di realizzare interventi anche in mancanza di risorse finanziarie proprie ed in presenza di difficoltà nel reperire finanziamenti esterni;
- la liberazione dalle problematiche connesse alla gestione e manutenzione dell'impianto;
- la disponibilità di risorse interne per altri compiti;
- la possibilità di conseguire benefici energetico-ambientali importanti, tenuto conto del fatto che i profitti della ESCO, in presenza di un contratto ben realizzato, sono proporzionali all'efficienza dell'impianto.
Fonte: www.tecnologieefficienti.it
Progetto Habitat snc, che collabora con diverse ESCO, è in grado di coprire tutte le aree di intervento , affiancandosi a tecnici e progettisti ed esperti in grado di effettuare diagnosi energetiche dalle quali far scaturire le proposte di intervento da finanziare e realizzare.