Ridurre il consumo di energia e prevenirne gli sprechi sono obiettivi prioritario dell'Unione europea (UE). Favorendo il miglioramento dell'efficienza energetica, l'UE dà un contributo decisivo alla competitività, alla sicurezza degli approvvigionamenti e al rispetto degli impegni assunti nel quadro del protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici.
Le possibilità di riduzione esistenti sono notevoli, in particolare nei settori ad elevato consumo di energia, quali il settore dell'edilizia, delle industrie manifatturiere, della conversione dell'energia e dei trasporti.
Alla fine del 2006 l'UE si è impegnata a ridurre del 20% il consumo annuo di energia primaria entro il 2020. Per conseguire questo obiettivo, essa mobilita i cittadini, i responsabili politici e gli operatori del mercato, e fissa, tra l'altro, norme minime di rendimento energetico e regole in materia di etichettatura, applicabili ai prodotti, ai servizi e alle infrastrutture.
Sviluppare l'industria energetica (incoraggiare la costruzione di nuove capacità e nuove infrastrutture di produzione per sostituire gli impianti obsoleti. È inoltre fondamentale stabilire un sistema efficace per recuperare le perdite di calore derivanti dai processi di produzione dell'elettricità e di produzione industriale, nonché valorizzare il principio della cogenerazione.)Privilegiare edifici a basso consumo energetico (si sottolinea la necessità di attuare modi per ridurre il consumo finale di energia nel settore edilizio, dal momento che questo settore rappresenta quasi il 40 % del consumo finale di energia in Europa.) Per raggiungere questi obiettivi gli ambiti che lo studio di progettazione si prefigge di seguire sono sono.
Lo studio sposa appieno il piano di efficienza energetica europeo e mondiale che mira a ridurre il consumo di energia primaria e per questo ne sposa e segue i vari interventi energetici nei diversi ambiti. Con la speranza che nel futuro prossimo l'economia sia più compatibile con le risorse del pianeta, le emissioni di CO2 siano sempre minori e l'approvigionamento energetico sia sempre più sicuro e pulito.
La progettazione ecocompatibile (lo studio propone di rafforzare l'approccio con le norme di consumo più rigorose per le caldaie, gli scaldacqua etc.Inoltre, è necessario migliorare la comprensione del significato del marchio di qualità ecologica da parte dei consumatori per facilitare la loro scelta di prodotti ad alta efficienza energetica. Inoltre, il consumatore deve poter disporre di informazioni sul proprio consumo di energia in tempo reale, grazie a contatori individuali.)
Metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici
A livello nazionale o regionale, si adotta una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici che tiene conto di determinati aspetti, tra cui:
- Le caratteristiche termiche dell'edificio (capacità termica, isolamento, ecc.);
- L'impianto di riscaldamento e di produzione di acqua calda;
- Gli impianti di condizionamento d’aria;
- L'impianto di illuminazione incorporato;
- Le condizioni climatiche interne.
Va anche tenuto conto di altri vantaggi come le condizioni locali di esposizione al sole, l'illuminazione naturale, i sistemi di cogenerazione dell'elettricità e gli impianti di teleriscaldamento o telerinfrescamento urbano o collettivo.
In caso di nuova installazione, sostituzione o miglioramento, i sistemi tecnici per l'edilizia, quali gli impianti di riscaldamento, gli impianti di produzione di acqua calda, gli impianti di condizionamento d’aria e i grandi impianti di ventilazione, devono anch'essi rispettare i requisiti in materia di prestazione energetica.
Obiettivo: edifici a energia quasi zero
Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a energia quasi zero. Gli edifici di nuova costruzione occupati da enti pubblici e di proprietà di questi ultimi dovranno rispettare gli stessi criteri a partire dal 31 dicembre 2018.
La Commissione promuove l'incremento degli edifici di questo tipo tramite l'attuazione di piani nazionali, che comprendono:
- L’indicazione del modo in cui lo Stato membro applica la definizione di edifici a energia quasi zero;
- Gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione;
- Informazioni sulle politiche e sulle misure finanziarie o di altro tipo adottate per promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici.
Cosa fa Progetto Habitat?
Progetto Habitat è in grado di offrire ai propri clienti, Pubblici e Privati:
- la diagnosi energetica degli edifici
- definire gli interventi da effettuare
- reperire le risorse finanziarie per realizzarli
- Predisporre la certificazione energetica