La geotermia rappresenta una fonte energetica rinnovabile ad elevato potenziale applicativo che sfrutta il calore proveniente dal sottosuolo.
Oltre allo sfruttamento per la produzione di energia elettrica in grandi centrali, che utilizzano il calore proveniente dal sottosuolo ad alta temperatura, è possibile utilizzare tale fonte di energia, presente pressochè ovunque a basse temperature, per climatizzare un edificio, sia in regime di riscaldamento, che di raffrescamento.
Sfrutta la temperatura costante del terreno (in Italia compresa tra i 12° e i 17°C) negli strati più superficiali fino ad una profondità di 100 metri circa.
La geotermia a bassa temperatura o "a bassa entalpia" è dunque ideale per le applicazioni di piccola scala; presenta inoltre notevoli vantaggi:
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sostituisce o integra efficacemente i tradizionali impianti domestici di climatizzazione; produce caldo, freddo e anche acqua calda sanitaria consentendo notevoli risparmi economici grazie all'efficienza della pompa di calore;
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dà un sensibile contributo alla riduzione delle emissioni di CO2in atmosfera;
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è una tecnologia consolidata e commercialmente matura..
Un impianto di climatizzazione geotermica assicura un ambiente confortevole, piacevolmente caldo d'inverno e fresco d'estate, con notevoli risparmi dal punto di vista economico e utilizzando una tecnologia rispettosa dell'ambiente.
Il prodotto
Un impianto geotermico è costituito da 3 elementi fondamentali:
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un sistema di captazione del calore attraverso tubazioni (denominate sonde) che attraversano il terreno o in direzione verticale (raggiungendo e superando in alcuni casi i 100 metri di profondità) o in direzione orizzontale (posti a 1-2 metri di profondità);
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una pompa di calore elettrica;
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un sistema di accumulo e di distribuzione del calore.
Il principio di funzionamento non è dissimile da quello dei classici climatizzatori: la pompa di calore è installata all'interno degli edifici e rappresenta il cuore dell'impianto. Si tratta di apparecchiature elettriche che trasferiscono calore da un corpo ad un altro, forzando il flusso naturale del calore.
Nel caso degli impianti geotermici consentono di trasferire il calore dal terreno all'ambiente interno, in fase di riscaldamento, e di invertire il ciclo nella fase di raffrescamento.
Il terreno, come sorgente esterna, è un'efficace alternativa all'aria, grazie alla sua temperatura che può considerarsi costante per tutto l'arco dell'anno: ciò porta ad avere differenze di temperatura tra sorgente termica e ambiente da climatizzare inferiori rispetto a quanto si avrebbe utilizzando l'aria esterna come sorgente termica, con conseguente miglioramento dell'efficienza dell'impianto e minori costi operativi.
L'installazione
Gli impianti di climatizzazione geotermica sono adatti per tutti gli edifici di nuova costruzione per i quali risulta possibile progettare l'intero impianto in maniera ottimale.
Per gli edifici esistenti, la convenienza di un impianto geotermico è da valutare caso per caso. Ciò è dovuto essenzialmente alla parte preponderante di servizi (scavi e trivellazione per la posa in opera delle sonde) per cui è richiesta una quantità minima di spazio esternamente all'edificio. E' comunque consigliato installare l'impianto in edifici in fase di ristrutturazione, per riqualificare l'intero edificio da un punto di vista energetico. In tale situazione è possibile usufruire delle detrazioni fiscali del 55% introdotte dalla Finanziaria 2008 per la "sostituzione intera o parziale di impianti di climatizzazione invernale".
Vantaggi economici e comfort ambientale
L'energia geotermica, rappresenta una energia alternativa, pulita, rinnovabile e disponibile ovunque.
L'installazione di un impianto geotermico comporta una serie di vantaggi in termini economici:
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eccetto il consumo elettrico della pompa di calore si tratta di energia termica gratuita e indipendente dalle temperature esterne, che assicura un funzionamento dell'impianto per 365 giorni l'anno;
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rispetto ad un sistema di riscaldamento con caldaia a metano, i costi di esercizio sono inferiori di circa il 60%;
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un unico sistema permette sia di riscaldare che di raffrescare l'edificio;
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la manutenzione richiesta è minima rispetto ai sistemi termici tradizionali.
Gli impianti geotermici, essendo particolarmente adatti per lavorare con terminali di riscaldamento/raffrescamento funzionanti a basse temperature (30-50°C), garantiscono il massimo comfort ambientale, oltre che un risparmio energetico.
La vita media di un impianto geotermico è certamente più elevata rispetto ad una caldaia a metano e ad un condizionatore elettrico.
Le sonde geotermiche funzionano senza inconvenienti per molti decenni, mentre la pompa di calore ha una vita utile di circa 20-25 anni.